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  • Appunti “On The Road”

    martedì, 6.06.2000

    Ho iniziato il viaggio spellandomi le dita sul “grès” di Annot, falesia che si trova a un centinaio di chilometri da Nizza, in direzione Digne (N202). Annot forse non si può definire falesia, visto che è costituita da una serie di blocchi alti dai 10 ai 20 metri.
    L’arrampicata per la maggior parte degli itinerari facili è tecnica e di placca, mentre sulle vie più difficili diventa atletica su buchi in molti casi scavati.
    Qui mi sono riuscite a vista “Les obliettes” e “Valkyries” entrambe 8a, mentre per “Comme un signe” 8a+ ho impiegato due tentativi.
    Chi si reca ad Annot può comprare la guida al negozio di articoli per arrampicata situato all’inizio del paese.
    Dopo Annot è stata la volta di Buoux – una falesia che non ha bisogno di presentazioni – dove ho salito, a vista e nello stesso giorno, “La ouate” e “La diagonale du fou”, 8a tutte e due.
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    Dalla Francia mi sono spostato in Spagna a Cuenca, con l’obiettivo di tentare la salita a vista di “El calvario del sicario”. Le condizioni non erano però delle migliori: puntuale, quasi tutte le sere, arrivava la pioggia.
    Tra un acquazzone e l’altro sono comunque riuscito a ripetere “El vuelo del icaro” 8b+, in due tentativi, a salire on sight “Bonitos del norte” 8a+ e “Kuskushumusi” 8a, e a cadere sull’ultimo movimento di “Johnny Mnemonic” 8b, a vista, e salirlo al secondo tentativo.

    Da Cuenca ho ripreso il viaggio verso Rodellar, ma dopo una giornata di guida, arrivato sul posto, ho scoperto che la falesia era completamente bagnata dalle piogge cadute nei giorni precedenti.
    Quindi, per chiunque fosse interessato a visitare questa falesia ho un piccolo consiglio: è meglio informarsi prima sulle condizioni della roccia, visto che si trova in una zona dove piove spesso (anche l’anno scorso, ad ottobre, non sono andato perché mi avevano informato che le vie erano tutte bagnate).

    Per fortuna il tam-tam delle falesie funziona ancora bene, e da Rodellar mi sono spostato a Terradets, la nuova falesia dei Pirenei. Terradets prende il nome dal lago omonimo e si trova vicino alla cittadina di Tremp.
    La falesia è proprio sul lago, in un ambiente molto bello. Non ci sono ancora guide del luogo ma per avere informazioni sulle vie basta fermarsi nel vicino villaggio di Celles, dove due ragazzi spagnoli hanno ricavato un rifugio all’interno della stazione ferroviaria… che non è abbandonata, ma perfettamente operativa con un traffico ferroviario di circa 2-3 treni al giorno!
    In questo rifugio-stazione si possono copiare le relazioni delle vie, si può dormire, farsi una doccia a modico prezzo anche se non si dorme lì, e si mangia proprio bene. Consigliato!brenna21
    L’arrampicata, a Terradets, è di continuità su cannette e tacche su muri strapiombanti, con vie dai 25 ai 30 mt. e difficoltà dal 7a in su. In quattro giorni di arrampicata ho salito “Trainee blue” 8b (ma che per me è 8a+), “Primera linea” 8a+, “El latido del medio” 8a+, e un’altra via dello stesso grado ma senza nome. Invece “L’adregado” 8a+ l’ho salito al secondo tentativo. Inoltre, altre sette vie di 8a, mi sono riuscite tutte a vista.